Viene qui presentato il primo intervento, con una puntualizzazione relativa al tipo di contributo che la naturopatia può offrire sul tema dell'alimentazione.
"Vorrei riallacciarmi al discorso sull’alimentazione
sottolineando la sempre maggiore attenzione che la società e gli individui
riservano a questo argomento, insieme alla riscoperta del nesso logico esistente
tra alimentazione e salute. Appare altrettanto evidente come ad una maggiore
disponibilità di varietà di cibi corrisponda una qualità degli stessi sempre
più scarsa, alla quale di conseguenza fa seguito una qualità di vita sempre più
scarsa.
Molti si chiedono "Come mai
non riesco a sentirmi proprio bene?" e si domandano anche quale tipo di alimentazione
dover privilegiare. Cominciamo a pensare a che cos'è l’alimentazione. L’uomo è
un insieme che ha bisogno di energia per funzionare (come una macchina) e questa
energia viene ricavata dal mondo circostante in tempi e forme diverse. Avremo
un’energia ricavata dal cibo fisico che nutrirà il nostro polo metabolico (quello
delle funzioni digestive, locomotorie, la base fisica dell’uomo); avremo un
polo ritmico che riceverà nutrimento dall’aria e dalla comunicazione e
relazione con gli altri; avremo un polo neurosensoriale che attingerà
nutrimento dalla nostra ricerca spirituale, dai nostri sentimenti, dall’empatia
con quanto ci circonda. Ho esposto brevemente questi tre aspetti dell'individuo
per chiarezza espositiva, ma dobbiamo pensarli come un amalgama unico e alla
continua ricerca di un equilibrio. Allo stesso modo dobbiamo immaginare qualsiasi
squilibrio tra queste tre forze come un terreno che favorisce l’insorgere di svariati
tipi di patologie.
Dobbiamo infine pensare all’alimento
come a un’entità composta da una parte fisica, una parte aerea e una parte spirituale.
Sarà dunque fondamentale che tutto quanto riguarda il cibo, a partire dall’approvvigionamento,
alla confezione, fino al consumo, tenga conto di queste qualità. E' questo il motivo
per il quale la naturopatia insiste molto sul modo di vivere e sull’atteggiamento
nei confronti del cibo, più che sulle diete. Non vorrei essere frainteso: è
fondamentale la qualità del cibo che ci procuriamo, perché se pensiamo al
biologico avremo un nutrimento che oltre ad avere qualità migliori per il
nostro essere, contribuirà a mantenere un mondo più sano.
Occorre però fare attenzione, ad esempio,
alle grosse catene distributive che si stanno buttando a pesce su quello che sta
diventando un business.
Concludendo, mi interessa molto trasmettere questo concetto:
per la naturopatia ogni persona è un mondo e non esistono, quindi, ricette
valide per tutti e per ogni fase della vita.
L'alimentazione dovrà essere
parte della ricerca personale e sociale di ognuno di noi ed essa stessa
percorso di ricerca.
L'apporto degli esperti servirà
da stimolo e aiuto per non fissare paletti.
Ritengo comunque fondamentale imparare
ad agire attraverso l'alimentazione per cambiare il rapporto con noi stessi e
con il mondo.
Mi permetto quindi di concludere
con un piccolo decalogo che possa servire ad avvicinarci in modo più
equilibrato a questo aspetto importante della nostra vita:
- tre regole base: naturale, puro, integrale
- variare gli alimenti nei diversi pasti,
privilegiando sempre le verdure
- ridurre l'apporto di grassi e zuccheri raffinati
- cercare di semplificare i piatti, piuttosto che
miscelare troppi ingredienti
- iniziare i pasti con una bella insalata, mentre
la frutta andrebbe assunta lontano dai pasti
- tendere a diminuire l’apporto di cibo animale
- diminuire l’apporto di caffeina, alcool e sale
- accostarsi al cibo con attenzione e amore in
tutte le fasi della preparazione, ascoltando le esigenze del nostro corpo
- masticare con attenzione e a lungo
- coltivare serenità e buon umore.
Buon appetito!"
Giuseppe Lazzarino
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