lunedì 11 marzo 2013

La primavera, che un giorno...




La primavera, che un giorno apparve col suo seguito 
nel mio giardino, 
s’alzò chiassosa 
nell’abbondanza d’innumeri petali, 
nel melograno, nelle campanule, 
nelle nuove foglie, di foresta in foresta: 
con i suoi molteplici baci 
turbò l’azzurro del cielo: 
fece poi ritorno silenziosa 
nel mio eremo deserto: 
senza battere ciglio 
rimane ferma, 
nascosta in un angolo 
della mia casa solitaria: 
guarda lontano, verso l’orizzonte, 
dove il verde svanisce 
e muore l’azzurro del cielo. 



Rabindranath Tagore (1861-1941), premio Nobel per la letteratura nel 1913

Tagore e Gandhi

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