Luogo di incontro tra diverse culture e tecniche psico-fisiche, Il Cerchio propone un itinerario attraverso la ricerca della salute, del benessere e di un contatto più completo con noi stessi e con la realtà del mondo di cui siamo parte. Punto di partenza è il corpo, il percorso si sviluppa attraverso discipline quali lo yoga, la ginnastica eutonica, la naturopatia, lo zen, verso una ecologia della mente.
martedì 30 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
lunedì 15 aprile 2013
Introduzione al flauto bansuri
Domenica
14 aprile si è svolto presso la sede dell’Associazione Il Cerchio l’incontro
introduttivo del corso di flauto bansuri.
Gli
strumenti musicali del corso, che è pensato come un primo approccio allo
strumento e alla musica classica dell’India, sono stati forniti gratuitamente
dall’insegnante, e lo saranno per tutta la durata del corso stesso.
Lorenzo Squillari con Hariprasad Chaurasia |
Il
docente, Lorenzo Squillari, da
trent’anni è ricercatore e studioso di bansuri (flauto traverso indiano). Egli costruisce
personalmente i flauti che suona e che commercializza. Dal 2002 è insegnante di
bansuri presso il Conservatorio di Vicenza nel corso ad indirizzo indologico.
Lorenzo
Squillari è allievo diretto di Ustad Ali
Akbar Khan, grande maestro di musica indiana, la cui figura è stata
commemorata durante l’incontro di domenica, in quanto il 14 aprile ricorre
l’anniversario della sua nascita (1922).
Il
maestro Squillari è altresì allievo di Hariprasad
Chaurasia, compositore e musicista, attualmente considerato uno dei
maggiori rappresentanti della musica classica indiana, con un livello di
popolarità paragonabile a quello di Bismillah Khan e Ravi Shankar.
Hariprasad Chaurasia |
Il
prossimo appuntamento del corso di flauto bansuri è previsto per domenica 26 maggio.
Per ascoltare la musica dei grandi maestri indiani cliccare su:
giovedì 11 aprile 2013
Seminario di Pranayama
|
PRANAYAMA:
il respiro
nello Yoga, il respiro nella vita
Seminario condotto da Chiara Spinetti
Domenica 19 maggio 2013
Ore 16-19
mercoledì 3 aprile 2013
Il Cerchio nel Secolo XIX...
Sabato l’associazione Il Cerchio “Una via fra oriente e occidente”, di Savona, ha dato vita ad un doppio appuntamento per presentare le sue diverse attività.
Nel pomeriggio ha preso corpo una manifestazione all’insegna dello zen, diretta da Marco Viale, responsabile di questo settore nell’associazione Il Cerchio.
“Obiettivo era quello di presentare la nostra attività di meditazione, che proseguirà nel corso dell'anno nell'associazione Il Cerchio - afferma Viale - Si tratta di un’attività legata allo Zen, una delle tradizioni del buddhismo fra le più antiche, che ha l’obiettivo di riportare ai valori essenziali della natura umana, vale a dire la saggezza, la compassione, il rispetto del prossimo e dell'ambiente, la comprensione delle leggi invisibili che regolano il mondo e le relazioni fra gli esseri umani e non solo.
Questo insegnamento, che va oltre ogni epoca, serve innanzitutto ad estinguere la sofferenza.
Noi proponiamo tre appuntamenti la settimana di un’ora, un’ora e mezza ciascuno, nel quale si punta principalmente sulla meditazione seduta (zazen) e camminata (kin-hin).
Chi pratica queste tecniche vuole conoscere prevalentemente se stesso, attualmente a frequentare sono in prevalenza donne, dai trent’anni in su, anche se non esiste un limite di età.
Per praticare lo zen non è richiesta una particolare somma, c’è una quota associativa di 15 euro l'anno all'associazione il Cerchio, oltre ad un contributo per le spese vive della struttura, che si aggira tra i 5 e i 25 euro al mese, a seconda della frequenza, con agevolazioni per i meno abbienti. E’ una pratica che non dà subito risultati ma che coinvolge sempre persone nuove. Io sono savonese, ho 53 anni, e sono diventato monaco zen nel '96, dopo aver praticato per tre anni. Insegno insieme a mia moglie, Maresa Di Noto, che è responsabile del gruppo insieme a me e facciamo parte dell’Associazione Zen Internazionale e dell’Associazione Buddhista Zen d’Europa”.
Un disegno di Marco Viale |
L'associazione Il Cerchio aveva però dato vita ad un doppio appuntamento. Nel pomeriggio, come detto era prevista la lettura di racconti Zen curata da Marco Viale mentre, a seguire, ha preso corpo una serata di canto devozionale a scopo benefico per un progetto in India per la scuola di un villaggio di lebbrosi.
Protagonista era Swami Nirvanananda, accompagnato da sitar e tabla, due strumenti tradizionali della musica classica indiana, suonati per l’occasione, il primo da Claudio Berruti e il secondo da Maurizio Mordocca.
“Nirvanananda è una persona che dopo trent’anni di pratiche yoga, meditazione e diversi viaggi in India, ha preso i voti come Saniassin, con i quali una persona si impegna a dedicare la sua vita alla ricerca interiore e alla spiritualità - sostiene la direttrice della scuola di yoga dell'associazione Il Cerchio, Chiara Spinetti, di Savona - Nel corso della serata sono stati proposti canti spirituali della tradizione indiana e di altre tradizioni. Tutto questo rientra nel contesto delle attività collegate allo yoga.
Io ho iniziato a praticare lo yoga a 17 anni e non ho mai smesso. Oggi ho 48 anni, insegno educazione fisica al “Chiabrera” e anche yoga con il Cerchio e posso dire che questa disciplina ha dato una svolta alla mia vita, fin dall’età dell’adolescenza.
Si tratta infatti di una disciplina che permette di conoscere a fondo noi stessi e di entrare in contatto con la nostra sfera spirituale”. Lo yoga è una antichissima pratica che si è sviluppata in India. Si tratta di un mezzo concreto e preciso che partendo da ciascun individuo, nel rispetto della sua personalità e morfologia conduce, attraverso il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico, ad uno spazio interiore dell'individuo stesso.
Il percorso parte dal corpo con la pratica di Asana, vale a dire un raffinato lavoro sulle posture che porta ad una maggiore consapevolezza del corpo stesso, con una regolazione e un riequilibro delle sue funzioni e all’ottenimento di una maggiore mobilità articolare.
Lo Zen consiste invece nel sedersi in una postura di grande concentrazione, senza scopo nè spirito di profitto.
MARIO SCHENONE
Protagonista era Swami Nirvanananda, accompagnato da sitar e tabla, due strumenti tradizionali della musica classica indiana, suonati per l’occasione, il primo da Claudio Berruti e il secondo da Maurizio Mordocca.
“Nirvanananda è una persona che dopo trent’anni di pratiche yoga, meditazione e diversi viaggi in India, ha preso i voti come Saniassin, con i quali una persona si impegna a dedicare la sua vita alla ricerca interiore e alla spiritualità - sostiene la direttrice della scuola di yoga dell'associazione Il Cerchio, Chiara Spinetti, di Savona - Nel corso della serata sono stati proposti canti spirituali della tradizione indiana e di altre tradizioni. Tutto questo rientra nel contesto delle attività collegate allo yoga.
Io ho iniziato a praticare lo yoga a 17 anni e non ho mai smesso. Oggi ho 48 anni, insegno educazione fisica al “Chiabrera” e anche yoga con il Cerchio e posso dire che questa disciplina ha dato una svolta alla mia vita, fin dall’età dell’adolescenza.
Si tratta infatti di una disciplina che permette di conoscere a fondo noi stessi e di entrare in contatto con la nostra sfera spirituale”. Lo yoga è una antichissima pratica che si è sviluppata in India. Si tratta di un mezzo concreto e preciso che partendo da ciascun individuo, nel rispetto della sua personalità e morfologia conduce, attraverso il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico, ad uno spazio interiore dell'individuo stesso.
Il percorso parte dal corpo con la pratica di Asana, vale a dire un raffinato lavoro sulle posture che porta ad una maggiore consapevolezza del corpo stesso, con una regolazione e un riequilibro delle sue funzioni e all’ottenimento di una maggiore mobilità articolare.
Lo Zen consiste invece nel sedersi in una postura di grande concentrazione, senza scopo nè spirito di profitto.
MARIO SCHENONE
Swami Nirvanananda |
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